Appunti dalle Meditazioni del Mercoledì alle 19:00: Meditazione alle origini


Mercoledì 29 Meditazione alle origini:

la Meditazione come purificazione e preghiera 

Il concetto di Meditazione appare per la prima volta nei Veda e nelle Upanisad attraverso il termine sanscrito Dhyanam, contemplazione.

Nasce come mistica del nome divino e interiorizzazione del rito e culto di Agni Hotra, il sacrificio del fuoco, rituale di purificazione.

Dhyana è associata quindi a Tapas, cioè la disciplina, l’austerità, quella qualità che secondo lo yoga permette al fuoco interno di bruciare le impurità fisiche e mentali e resterà un concetto fondamentale nelle pratiche indiane a matrice vedica

Dhyana in origine è il processo in cui lo Yogi, il saggio, il rishi realizzano e ambiscono al ricongiungimento del proprio Atman (anima individuale), con il Purusha (anima universale), Atman che durante l'esistenza è vincolato a Prakriti, la Terra, che rappresenta la materialità. 

Dopo la letteratura vedica e upanisadica (dal 2500 a.C. al 500 a.C. ca), seguì la grande rivoluzione apportata dal Buddha 500-600 a.C., che spoglierà la Meditazione dal carattere liturgico, causando una prima grande divergenza di approccio.

La meditazione di matrice vedica proseguirà ad essere rappresentata nella sua letteratura ricordiamo le principali, ovvero la Bhagavad Gita (II sec a.C.) della quale il sesto capitolo è dedicato interamente allo Yoga e culminerà negli yoga Sutra di Patanjali (II sec d.C.)

A mercoledì 

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Lucilla

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